Sezione Aurea o media ragione di un dato segmento AB, è quella parte AX che è media proporzionale tra l’intero segmento e la parte rimanente XB.
Mentre i termini media ed estrema ragione risalgono a Euclide, l’espressione Sezione Aurea pare risalga a M. Ohm (1835), ed è, in ogni caso, collegata al carattere di perfezione estetica che nel Rinascimento si attribuiva al rapporto tra un segmento e la sua sezione aurea. Il Pacioli chiamò tale rapporto “proporzione divina” (De divina proportione, 1496) e volle metterlo a fondamento della perfezione estetica di un edificio e dello stesso corpo umano. Così, nei canoni della figura di Leonardo e di Durer, l’ombelico divide l’altezza totale secondo la Sezione Aurea.
Per i trattisti del Cinquecento la sezione aurea è il rapporto perfetto di proporzionalità, quello che meglio corrisponde al concetto di “unità nella diversità”.
In seguito si è dato valore assai minore a questo tipo di rapporto matematico, sino all’insorgere delle correnti formalistiche contemporanee, che hanno cercato di definire leggi metriche universalmente valide. In questa direzione si ebbe la rivalutazione della sezione aurea da parte di Le Corbusier, in relazione alla sua teoria proporzionale del “modulor” e sul movimento moderno.