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Mobili con amore

Per avere soluzioni di arredo dalla personalità fortemente italiana, bisogna mettersi in buone mani: quelle callose e nodose degli artigiani Basi. È dalla loro manualità e dai loro occhi attenti che viene regolato l’intero ciclo di produzione, sotto la supervisione meticolosa dei designer.
Le collezioni Basi nascono da un lungo processo di qualità in cui l’intervento delle macchine è ridotto allo stretto necessario e quello dell’uomo è costante e prezioso.
Tutto parte dalla selezione del segato, momento in cui i falegnami entrano in contatto con il legno controllandone minuziosamente la qualità, valutandone al tatto la consistenza e la solidità, controllando a vista la presenza di eventuali imperfezioni. È da questi gesti, veri e propri riti, tradizionali eppure sempre vivi, che nasce un prodotto controllato a mano. I legnami pronti per la produzione iniziano a prendere forma quando l’elemento viene definito con la sega circolare. Il legno massello viene diviso nei pezzi necessari alla realizzazione delle singole parti del mobile, in un passaggio in cui le macchine sono necessarie tanto quanto l’esperienza dell’uomo nel saperle utilizzare. Ma non basta. A questo punto è di nuovo l’artigiano che interviene, con tutta la sua attenzione, in un lavoro di precisione che regola lo spessore del legno attraverso la piallatura manuale. Sempre a mano, si valuta l’effettiva perfezione del taglio. E si può andare avanti. Con le toupies, particolari tipi di fresa, si ricavano gli intagli per gli incastri tra le parti del mobile. È un lungo e delicato lavoro di precisione che solo un artigiano esperto può praticare. Come i maestri artigiani che lavorano ai mobili Basi. La definizione della forma esatta del legno avviene attraverso un centro di lavoro a controllo numerico, un robot che permette lavorazioni e intagli particolari.
Perfezionate le parti del mobile, il lavoro continua. Con la selezione e il posizionamento del tranciato di legno, ovvero di quelle sfoglie applicate sulle superfici del mobile per ottenere un disegno che dia risalto alla bellezza delle venature, il ciclo di prima lavorazione finisce.
Solo in questo momento avviene l’assemblaggio manuale dei pezzi lavorati.
La struttura del mobile, ancora non rifinito, viene controllata e verificata dai maestri falegnami insieme al designer. Ancora una volta, si tratta di una parte del processo in cui si parla poco e si osserva molto. Solo quando tutti sono d’accordo sulla bontà del lavoro svolto, si può proseguire.
Da qui in poi il ciclo entra nella sua fase più caratteristica con interventi solo manuali, secondo movimenti, colpi e accortezze che si ripetono da generazioni. La struttura di legno viene carteggiata e lamata, rifinita scrupolosamente fino ad una perfetta levigatura. A questo punto è possibile trattare il massello ed impregnarlo con vernici ad acqua, rigorosamente atossiche.
Al termine del lavoro dei maestri falegnami si passa all’inserimento degli elementi in cuoio italiano. Si seleziona la spalla di pellame migliore, la si taglia manualmente e si procede con la cucitura e il posizionamento sul supporto ligneo.
Il mobile ora è pronto a diventare una presenza rassicurante per molte generazioni.